
HIN Event 2025: impulsi digitali per un settore sanitario interconnesso e resiliente
Come può avvenire la transizione digitale nel settore sanitario oltre ai semplici proclami? L’HIN Event 2025 ha riunito esperte ed esperti, responsabili decisionali, professioniste e professionisti per dimostrare proprio questo. Dalla cybersecurity alle firme elettroniche e alla Self-Sovereign Identity, fino agli standard di dati e all’intelligenza artificiale: ecco i punti salienti di una giornata ricca di impulsi digitali.
Il 3 luglio 2025, membri della HIN Community e alcuni esponenti del settore si sono riuniti per discutere le questioni fondamentali relative alla transizione digitale nel settore sanitario. Il primo HIN Event di questo tipo ha offerto non solo interessanti approfondimenti sugli attuali sviluppi ma anche soluzioni pratiche e prospettive visionarie. Il mix di approfondimento tecnico e attuazione pragmatica ha reso la giornata un momento saliente per responsabili informatici, figure strategiche e specialiste e specialisti di tutti gli ambiti del settore sanitario.
In apertura, Peer Hostettler, Chief Commercial Officer (CCO) di HIN, si è immerso con i presenti nella transizione dell’azienda nel corso di tre decenni. Fondata come azienda di proprietà di medici per la fornitura di una comunicazione sicura via e-mail, oggi HIN gestisce un’area riservata in cui specialiste e specialisti di discipline mediche e affini possono collaborare in modo semplice e sicuro. L’importanza di HIN in veste di networker e facilitatrice continuerà a crescere nei prossimi anni. Con la sua infrastruttura rinnovata e orientata al futuro, HIN è pronta per questo compito.

Resilienza informatica e pensiero di processo
La Security Officer di HIN, Lisa Wang, e Stefanie Matter dell’Ufficio federale della cibersicurezza (UFCS) hanno chiaramente dimostrato che la sicurezza informatica non è principalmente una questione di tecnologia, bensì di responsabilità, struttura e collaborazione. Mentre Lisa Wang ha condiviso il proprio personale punto di vista sulle attuali sfide organizzative e sui possibili approcci risolutivi, Stefanie Matter ha fornito – oltre a un’aggiornata visione d’insieme sulla situazione delle minacce e sugli sviluppi normativi (parola chiave: obbligo di segnalazione) – alcuni consigli concreti e una serie di domande chiave che, oggi, ogni Direzione aziendale dovrebbe porsi.
Christoph Weber, Product Manager di HIN, ha utilizzato l’esempio di HIN Sign Professional per mostrare come la firma digitale possa contribuire concretamente a rendere più efficienti l’amministrazione e la documentazione. Nel dialogo con Jesko Bartelt, Digital Transformation Manager del Gesundheitszentrum Fricktal, è successivamente emerso nei dettagli come una soluzione di firma digitale possa essere sistematicamente acquistata, sperimentata in tutti i reparti e introdotta con successo.
«La trasformazione digitale richiede soprattutto cambiamenti nell’organizzazione, nella cultura e nei processi, per superare con successo i silos esistenti.»
Punti di svolta digitali e sistemi decentralizzati
L’apertura pomeridiana è toccata al Prof. Dr. Volker E. Amelung, Direttore Generale, fondatore e socio dell’Institut für angewandte Versorgungsforschung inav di Berlino. Nella sua presentazione, il Professor Amelung ha descritto i sistemi sanitari di diversi Paesi, identificando i punti di svolta fondamentali in grado di accelerare in modo esponenziale la transizione digitale. Tra di essi rientrano: cambiamenti nella cultura degli investimenti (con l’esempio della Danimarca); visioni socio-politiche sovraordinate e piani generali (come in Arabia Saudita); o il pensiero di Pareto (osservato in Portogallo).
«La trasformazione digitale non è un caso. Richiede impulsi intelligenti, il momento giusto e il coraggio di decidere.»
Urs Fischer, Business Development & Innovation Manager di HIN, e Georg C. F. Greve, CEO e cofondatore di Vereign, hanno fornito al pubblico una panoramica sul cambiamento di paradigma verso architetture di sistema decentralizzate. Hanno spiegato il funzionamento della Self-Sovereign Identity (SSI), dimostrando il suo grande potenziale per il settore sanitario. Tramite l’esempio di HIN Mail hanno dimostrato come HIN si basi già sul principio della decentralizzazione, garantendo in tal modo un maggior livello di protezione dei dati, efficienza e sovranità. Il messaggio centrale della presentazione è che solo chi cambia rimane fedele a se stesso – HIN trova nuove risposte a nuove domande, mantenendo inalterati i propri valori e la propria base di affidabilità.
Standard di dati, intelligenza artificiale e una conclusione
Con un affascinante mix di ricerche attuali e dimostrazioni dal vivo, il Dr. Yanick Lukic, docente e Senior Researcher di Human-Centered Computing / Informatica medica presso l’Università di scienze applicate di Zurigo (ZHAW), ha mostrato come gli standard di dati e l’intelligenza artificiale generativa si ispirino a vicenda. Partendo dal chiedersi se gli standard siano ancora necessari se i Large Language Model (LLM) possono comprendere dati di qualunque complessità ha dimostrato che i dati strutturati costituiscono il prerequisito per un’intelligenza artificiale affidabile e attendibile nel settore sanitario. E che i modelli generativi in ambiti quali l’autocodifica e la mappatura o l’armonizzazione delle ontologie possono contribuire a convertire dati non strutturati in formati strutturati. Al termine del suo discorso, Yanick Lukic ha fornito al pubblico una roadmap su come per le organizzazioni sia possibile collegare proficuamente gli standard e l’intelligenza artificiale per le proprie finalità.
«Senza standard dei dati, l’IA nella sanità è come un chirurgo con una benda sugli occhi – interessante, ma non una buona idea.»
Al termine di una giornata intensa, Reto Vogt, giornalista tecnologico e Responsabile degli studi sui media digitali e l’intelligenza artificiale presso il MAZ, ha fatto il punto della situazione con Attila Fekete, Chief Operating Officer (COO) di HIN. Nonostante il difficile contesto economico, tecnico e normativo in cui si trova il settore sanitario, i relatori sono riusciti a trasmettere una nota di ottimismo, facendo sì che il pubblico se ne andasse con uno stato d’animo positivo – ognuno con un bagaglio di impulsi digitali personali.