«Se c’è qualcosa che ha funzionato durante la pandemia, di certo è il certificato vaccinale digitale. Per la ricetta elettronica si verificherà una situazione analoga.»
La trasformazione digitale del settore sanitario svizzero procede piuttosto a rilento. Nel Paese più innovativo del mondo, la disponibilità di risorse tecniche e finanziarie difficilmente può essere il problema. Da cosa dipende allora?La ragione principale potrebbe risiedere anzitutto nel fatto che il sistema sanitario funziona anche senza conversione digitale dei dati e che il «sistema» non necessita (ancora) di nuove applicazioni, che sarebbero possibili in forza della digitalizzazione dei dati. In quest’ultimo caso, penso per esempio alla ricerca.Una delle numerose ragioni (o pretesti) spesso indicate a motivo della lentezza nella digitalizzazione del settore sanitario è la protezione dei dati. Nell’interesse del progresso, dobbiamo accettare un potenziale compromesso relativamente ai nostri dati sanitari personali?La risposta è assolutamente no! Così come non è vero che finora il trattamento dei dati ci ha protetti al 100% contro l’abuso di dati sensibili. La protezione dei dati non deve diventare un argomento «killer» per le necessarie modifiche. È nostro compito sviluppare i meccanismi necessari per proteggere i dati sanitari personali, al fine di poterli utilizzare in modo responsabile e a vantaggio della società.«La protezione dei dati non deve diventare un argomento “killer” per le necessarie modifiche. È nostro compito sviluppare i meccanismi necessari per proteggere i dati sanitari personali.»
Autor: Philipp Senn - Responsabile Comunicazione
La lingua e la tecnologia dell’informazione sono due aspetti che mi hanno sempre affascinato e che da HIN posso conciliare. Come Responsabile comunicazione presso HIN e secondariamente referente per la HIN Academy, mi piacerebbe mostrare ai nostri lettore i molteplici aspetti della trasformazione digitale, migliorando la loro consapevolezza per le questioni correlate alla sicurezza informatica.