Dietro le qu(H)INte #10: Bekir traduce i requisiti in linguaggio IT

Un lavoro nell’IT che non si concentra solo sulla tecnologia, ma anche sulle persone: questa è la professione di Bekir Sayarer, Senior Requirements Engineer presso HIN. Nell’intervista racconta il suo lavoro di ogni giorno e come la pandemia di coronavirus l’abbia cambiato.
Nathalie: Bekir, anche oggi cominciamo con la nostra domanda preferita: se HIN fosse un concerto rock, quale ruolo assumeresti al suo interno?Beh, un concerto rock non è uguale a un altro. Naturalmente, ci sono requisiti del tutto diversi per un evento del genere se suonano i Rammstein rispetto a quando va in scena Faber. Attrezzatura, scelta della location, promozione, aspetti relativi alla sicurezza, perché in alcuni casi potremmo anche dover fare i conti con i disordini – sono tutte domande e considerazioni che chiarirei in precedenza. In modo che sia la band, sia il pubblico siano soddisfatti del risultato.Quali sono le tue mansioni in qualità di Senior Requirements Engineer?Nel mio ruolo di Requirements Engineer specifico i requisiti dei nostri sistemi software. Ad esempio, se devono disporre di un’interfaccia con altri sistemi ed essere in grado di trasmettere dati in una determinata forma. Ottengo le informazioni di cui ho bisogno dal Product Owner e spesso comunico anche direttamente con il cliente. La maggior parte sono specialisti IT, perché si tratta di questioni molto tecniche. A volte, però, raccolgo anche i desideri del lato commerciale.
Bekir Sayarer, Health Info Net AG
Bekir e Senior Requirements Engineer da HIN.
Poi trasformo i requisiti posti in linguaggio IT. Diagrammi di sequenza, modelli di dati, mappature – questo è ciò con cui lavoro. Ovviamente svolgono un ruolo importante anche domande quali: cosa è possibile fare in riferimento ai nostri sistemi? Quali dati abbiamo e quali no? Perché non tutto è sempre realizzabile al 100% come desiderato in origine.Assumi anche molteplici compiti nella gestione dei progetti. Quali sfide affronti in questa funzione?Esatto, nel mio ruolo di Responsabile progetti è importante che io sia proattivo perché spesso devo «rincorrere» persone e pacchetti di lavoro per ottenere informazioni o prestazioni in tempo utile. Sinceramente una cosa mi riesce bene: pestare i piedi alla gente di tanto in tanto, se è necessario. Di norma, riesco a riconoscere dove è necessario un mio input e dove le cose funzionano senza intoppi anche senza il mio intervento. Il mio progetto originario era il collegamento alla cartella informatizzata del paziente. Tuttavia, data l’attuale situazione dovuta al coronavirus, al momento sto lavorando principalmente a progetti amministrativi legati alla vaccinazione anti-Covid.

«Apprezzo il fatto di aver trovato un lavoro nell’IT in cui, oltre alla componente tecnica, ho molto a che fare con le persone. »

A causa della situazione dovuta al Covid, da alcune settimane lavoriamo in home office. In che modo questo influisce sul tuo lavoro di ogni giorno?Il telelavoro ha cambiato un po’ il flusso del mio lavoro. Ciò che funziona molto bene è lavorare in tranquillità. Perché qui a casa passano meno persone spontaneamente per fare domande. Ora, invece, organizziamo appuntamenti fissi per i nostri incontri. Questo a sua volta fa sì che io abbia spesso molti appuntamenti distribuiti nell’arco dell’intera giornata – e, a volte, faccio fatica a lavorare tra uno e l’altro.E cosa ti piace di più del tuo lavoro?Apprezzo il fatto di aver trovato un lavoro nell’IT in cui, oltre alla componente tecnica, ho molto a che fare con le persone. Certo, nel mio lavoro sono spesso sotto tensione e ho molte responsabilità. Ma mi diverto davvero. Ho la sensazione di poter fare la differenza.
Autorin des Beitrages Nathalie Brechbühler Assistentin Geschäftsleitung/HR bei HIN
Autrice: Nathalie Brechbühler – Assistente di Direzione / Risorse umane

In qualità di esperta nelle risorse umane, non solo vi metto al corrente delle tematiche di attualità relative a HIN come datore di lavoro, ma vi presento anche i nostri collaboratori tramite interviste. Naturalmente, vi informo anche dei posti vacanti di volta in volta disponibili. Con me, getterete uno sguardo dietro alle quinte di HIN e potrete farvi un’idea di com’è lavorare con noi.

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